Zero Crisi per il Programmatore freelance

Zero Crisi per il Programmatore freelance

programmatore freelance

In questo periodo di incertezze anche lavorative dovute all’avvento del Covid-19, ci sono professionalità che hanno retto bene all’urto della crisi. Una di queste? Il programmatore freelance. Vediamo nel dettaglio come e perché.

Non c’è crisi per il programmatore freelance

La rivista ElettronicaPlus, alla fine di agosto 2020, riportava che la professione di programmatore non avrebbe risentito della crisi del momento. Non solo: parrebbe che il Covid-19 e tutta l’instabilità che ha portato con sé, abbia addirittura influito positivamente sui freelance developer italiani. Secondo i dati riportati dalla rivista, infatti, il 35,5% del campione intervistato ha visto aumentare richieste di collaborazione e mole di lavoro durante il 2020. Le cifre emergono da una ricerca condotta dalla start-up innovativa BitBoss che sta crescendo nell’Incubatore d’Impresa del Politecnico di Torino.

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Un ecosistema in buona salute, dunque, quello degli sviluppatori italiani. Fare il programmatore freelance, dunque, sembra una scelta solida per approcciare bene il mondo del lavoro. Il trend è positivo e non è solo la ricerca di BitBoss a confermarlo.

Il press release Istat relativo al II trimestre 2020 indica testualmente che tra le poche professioni in crescita, in questo periodo nel nostro Paese, si registrano i tecnici programmatori, gli elettronici e gli addetti alle consegne.

Quanto guadagna un programmatore freelance?

La domanda è piuttosto inflazionata, dato che il motore di ricerca Google l’ha messa tra i primi risultati, fornendo anche la risposta più pertinente. Un programmatore freelance fullstack guadagna circa 2000 euro al mese, mentre la stessa figura inserita in azienda guadagna dai 1500 ai 1800 euro (profilo junior) fino a 3000 euro e oltre per il profilo senior.

I compensi per questa attività professionale, come la domanda di programmatori, sembrano in crescita. Google, alla domanda “quanto guadagna un web developer” ha restituito la seguente FAQ nella SERP:

programmatore freelance quanto guadagna

Mentre il quotidiano QuiFinanza, oltre a confermare che quella del programmatore (freelance o meno) è una delle professioni attualmente più richieste sul mercato, indica una RAL compresa tra 35.000 e 40.000 euro. Inoltre, si tratterebbe proprio di uno tra i 20 mestieri contemporanei più pagati (dati 2019).

Vuoi diventare programmatore freelance? Studia subito!

Come per ogni professione, non si diventa sviluppatori da un giorno all’altro e l’attività richiede specializzazione e anche aggiornamento costante. Oltre a studiare sui testi, a seguire i tutorial online, a far parte di community di settore, puoi iniziare un percorso da programmatore freelance anche frequentando corsi in presenza.

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In Italia la domanda di competenze digitali e figure professionali specializzate nel settore Ict è elevata, ma le aziende faticano a trovare le professionalità adatte” spiegano dall’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (ANPAL). Per questo motivo ANPAL, attraverso il progetto Garanzia Giovani ha messo a punto un percorso gratuito dedicato a giovani fino a 29 anni, per formare e inserire nel mondo del lavoro:

  • Programmatori Java
  • Web developer junior
  • Mobile developer junior
  • Data scientist junior

Maggiori informazioni su questa iniziativa si possono trovare sul sito ANPAL alla voce “Giovani Programmatori“.

Inoltre, giova dirlo, che una preparazione solida di base è d’aiuto. Per lavorare come programmatore freelance, dopo la scuola superiore, puoi frequentare i corsi di laurea in

  • Informatica
  • Ingegneria informatica

Oppure corsi di formazione professionale (con i dovuti distinguo rispetto ad un corso di laurea).

Tenendo comunque conto che dopo un percorso di base comune è necessario specializzarsi (e anche iper-specializzarsi) in un campo ben determinato della programmazione, anche perché tra uno sviluppo e l’altro ci sono enormi differenze e fare i tuttologi non paga. Resta valido il consiglio di cui sopra: curiosità, aggiornamento costante e confronto con la community di riferimento.

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